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Laura Silvia Battaglia
World press freedom day: la libertà di stampa e i suoi nemici

La ricorrenza della giornata mondiale per la difesa della libertà di stampa evidenzia come ci sia ancora molto da battersi, in vari Paesi del mondo, affinché questo diritto sia preservato. E, come confermato da diverse organizzazioni di monitoraggio della libertà di stampa – da Reporters sans frontieres al CPJ, da Index on censorship a Internews – la pandemia globale sta …
Giornalisti e pandemia: la valigia degli strumenti per i freelance

Si va dai grant (fondi) destinati esclusivamente al coverage sul Covid-19 ovunque nel mondo, ai webinar (seminari via Web) per comprendere il fenomeno e acquisire da colleghi più esperti le tecniche per proteggersi fisicamente; da discussioni online sulle implicazioni deontologiche nell’approccio a malati e soggetti deboli, al debunking (cioè la smitizzazione) di ogni forma di disinformazione sulla pandemia. E poi, …
Se parli, sai cosa aspettarti: Yemen e repressione della libertà di stampa

Quando Fathi bin Lazraq, direttore del giornale Aden Tomorrow, ci ha mostrato ad Aden il punto in cui è stato rapito, tre mesi fa, ha detto: “In Yemen hai solo due possibilità: o stare zitto o parlare. E se parli, sai esattamente cosa aspettarti”. La storia di questo coraggioso giornalista che dopo 20 giorni dal nostro incontro ha deciso di …
Dragonfly, il mostro cinese che insidia la libertà di informazione

Quando la app Dragonfly verrà attivata in Cina, il motore di ricerca di Google non indicizzerà più Facebook, Twitter e anche il New York Times. In questo modo, la stretta sull’informazione sarà più efficace per tutti: cittadini, attivisti, giornalisti. Peccato che la app sia stata sviluppata direttamente da Google su richiesta del governo e dunque serva un mercato di miliardi …
Uccisi, arrestati, minacciati, lasciati soli: 2017, il destino dei reporter nel mondo

I bilanci di fine anno non sono mai positivi, quando a pagare sono i giornalisti e la libertà di stampa. E soprattutto quando i giornalisti pagano con la vita. Il Comitato di protezione dei giornalisti (CPJ) pubblica in sei lingue il suo ultimo report annuale, completo di data base globale e per Paese. Il metodo di ricerca utilizzato considera oggetto …
2 novembre: stop all’impunità per chi uccide i giornalisti

Il Paese in cima alla lista è la Somalia, seguìto dalla Siria, dall’Iraq e dal Sud Sudan. E sono i Paesi dove non solo muoiono più giornalisti, ma soprattutto dove gli autori di questi crimini non vengono perseguiti dalle autorità, perché sono gli stessi membri dell’establishment a ordinare questi omicidi; oppure perché non esistono leggi che regolino la libertà di …
Il cameo del Caffè – Yahia al Joubaihy

Per lui si sono mobilitati in migliaia ma non è ancora abbastanza. Yahia al Joubaihy rischia di essere giustiziato tra pochi mesi. La sua colpa è essere un giornalista indipendente nel Nord dello Yemen, occupato dall’ottobre 2014 dai ribelli Houti, una milizia sciita che si ispira al modello Hezbollah e che, di fatto, ha gettato il Paese nella guerra più …